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Riomaggiore - La Croce - Bivio Bramapane - Riomaggiore

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 650 m circa
Dislivello in discesa: 650 m circa
Tempo di percorrenza: 3.50-4.50 ore

È un bell’itinerario ad anello: da Riomaggiore si sale ripidamente per un antico sentiero di crinale, fino allo spartiacque dove s’incontra l’Alta Via delle Cinque Terre. Se ne percorre un tratto in piano, poi si scende sul lato opposto della Valle di Riomaggiore, passando per il Santuario di Montenero che sorge su un poggio assai panoramico. La salita è piuttosto faticosa, con lunghi tratti a gradini. In compenso regala belle vedute verso Punta Mesco e la Liguria di Ponente. Nelle giornate più limpide, lontane sullo sfondo, si vedono anche le Alpi con la piramide del Monviso. Anche la discesa presenta ripidi tratti scalinati che richiedono un po’ di attenzione, specie con fondo bagnato. Nella parte bassa della discesa si hanno stupende vedute aeree sulle case colorate di Riomaggiore.

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Accesso: in treno (linea Genova-La Spezia) fino alla stazione di Riomaggiore.

Itinerario: dalla stazione ferroviaria di Riomaggiore (16 m) si prende via Telemaco Signorini, strada lastricata che sale tra le case verso i monti. Dopo un centinaio di metri s’imbocca a destra una scalinata, che in breve riporta sulla strada lastricata. Si segue la strada verso destra a mezzacosta, lasciando a sinistra una diramazione indicata dal segnavia 531. La strada taglia in leggera salita con vista sul mare.
Dopo un centinaio di metri, si prende a sinistra una scalinata indicata dai segnavia biancorossi, che s’innalza con gradini molto ripidi, fino ad incontrare un viottolo che taglia orizzontalmente il pendio. Si segue il viottolo verso destra poi, salendo a sinistra con alcuni gradini, si giunge sullo spiazzo di fianco al castello (65 m).

Di origine medievale, il castello sorge su un panoramico poggio, sopra le case di Riomaggiore che si arrampicano su per la collina. Nel periodo napoleonico fu convertito in cimitero. Recuperato alla fine del secolo scorso, oggi è utilizzato come sala convegni e centro culturale.

I segnavia biancorossi portano su per un’altra scalinata, che in breve sbuca sulla soprastante strada carrozzabile. Si attraversa la strada e si arriva all’inizio del sentiero 501, diretto al valico della Croce e alla Foce. Seguendo i segnavia biancorossi, si rimonta il crinale che delimita a nord-ovest la Valle di Riomaggiore. All’inizio si sale per una ripida scalinata, poi si prosegue su una mulattiera a gradini tra gli arbusti della macchia mediterranea. Al termine dei gradini si volge a sinistra sul sentiero che, con una breve discesa, porta sulla Strada Litoranea delle Cinque Terre (quota 173).
Attraversata la strada si riprende il sentiero con indicazioni per La Croce, Carpena e La Foce. Innalzandosi nel bosco con ripidi scalini di cemento, il sentiero si riporta sul crinale, poi prosegue l’ascesa a scalini fra alti arbusti e terrazze semiabbandonate. Salendo si fiancheggia una monorotaia che, a tratti, si perde fra gli arbusti. Si procede lungo il crinale alternando tratti più ripidi ad altri più dolci. In qualche punto, sulla sinistra, la vista si apre su Volastra, Corniglia, Monterosso, Punta Mesco e su tutto l’arco della Liguria di Ponente fino alla Francia, con le Alpi Marittime sullo sfondo. Per un tratto, la mulattiera si tiene a sinistra del crinale, poi volgendo a destra, con una serie di gradini di pietra si riporta in cresta a quota 355 circa.

Proseguendo sul crinale, ora un po’ meno ripido, oltre che su Punta Mesco e le Alpi, la vista si apre a tratti anche sull’altro lato, dove si riconosco il Santuario di Montenero e il Monte Verrugoli sormontato da ripetitori. Salendo fra arbusti e pini si arriva sulla Costa di Campione (395 m, palina). Qui s’incontra la Strada dei Santuari, sterrata, che a sinistra va verso Volastra, mentre a destra porta al Colle del Telegrafo. Seguendola per pochi metri verso sinistra, si ritrova il sentiero 501 che sale verso La Croce. L’ampia mulattiera s’innalza sul crinale fra pini e bosco misto, poi si sposta a destra e taglia in salita tra gli alberi. Superati due tornanti e un atro tratto in salita diagonale, volgendo a sinistra si arriva sul valico detto La Croce (637 m), importante crocevia di sentieri sullo spartiacque tra Cinque Terre e Val di Vara (1.50-2.20 ore da Riomaggiore).

Sul valico s’incontra l’alta Via delle Cinque Terre. Si abbandona il segnavia 501 che scende in Val di Vara verso Carpena, e si segue a destra l’AV5T che s’immette in una pista sterrata. La pista procede in dolce salita sullo spartiacque coperto di alberi. Aggirato a sinistra il boscoso Monte Grosso, in lieve discesa si torna sul crinale e si prosegue verso i ripetitori del Monte Verrugoli che si intravedono tra gli alberi. Giunti ad un bivio a quota 633, si lascia a sinistra il sentiero col segnavia 523 diretto alla Sella di Carpena e si continua sulla pista sterrata, che piega a destra sul versante marittimo. Tagliando il versante sud-ovest del Monte Verrugoli, la sterrata arriva al Bivio Bramapane (622 m).
Lasciando a sinistra la diramazione per la Sella di Carpena, si prosegue per pochi metri sull’AV5T verso il Telegrafo, poi si prende a destra il sentiero in discesa per il Santuario di Montenero e Riomaggiore, indicato dal segnavia 503. Il sentiero scende con alcuni scalini di legno, quindi procede in discesa diagonale, tagliando il ripido pendio boscoso. Dopo un tratto a mezzacosta fra i castagni, a quota 570 circa il sentiero volge bruscamente a destra e scende per massima pendenza con una lunga serie di gradini di pietra, stretti e ripidi, che richiedono un po’ di attenzione. È questa la cosiddetta “Scala Santa”.

«Antica via di pellegrinaggio locale, la Scala Santa finì per essere dimenticata quando i devoti del culto mariano scoprirono la comodità della strada asfaltata per raggiungere le loro mete. Fu recuperata sul finire dell’anno 2000 dalla locale sezione CAI, ma ancora oggi rimane poco conosciuta e percorsa. Questa splendida scalinata in pietra arenaria costituita da grandi blocchi di pietra che possono raggiungere alcuni quintali di peso, costituisce un tratto della via che metteva in comunicazione il Santuario della Madonna di Monte Nero situato sulla costa, con Il Santuario della Madonna dell’Agostina situato nell’entroterra della Val di Vara, nel comune di Riccò del Golfo. Durante la Pentecoste e in occasione dell’incoronazione della Madonna, i pellegrini si muovevano dall’entroterra verso il santuario costiero, mentre viceversa, per la festività dell'Ascensione, erano i pellegrini della costa a recarsi al Santuario dell’Agostina» (http://escursionialevante.blogspot.com).

Alla fine della scalinata, il sentiero volge a sinistra, diventando ampio e quasi pianeggiante. In breve si giunge sul ripiano della dismessa Cava Schiappacasse. Da qui si ha una vista bellissima su Riomaggiore, Volastra, Corniglia, Monterosso e Punta Mesco. Si prosegue su una pista sterrata a mezzacosta nel bosco, fino ad immettersi nella Strada dei Santuari.

Seguendo la strada verso sinistra, in 15 minuti si raggiunge il Colle del Telegrafo.

Seguendo la strada asfaltata verso destra, si perde quota con alcuni tornanti e si continua in discesa fino ad un altro tornante (località Casarino, 405 m). Qui si prende a sinistra un largo sentiero che in breve va ad immettersi nel Sentiero Verdeazzurro. Seguendo quest’ultimo verso destra, si scende lungo il crinale tra la macchia e si superano alcune terrazze con ulivi. Si lascia a destra una diramazione per Volastra, si aggira a destra un dosso e, proseguendo sul crinale, si arriva sul panoramico ripiano dove sorge il Santuario di Montenero (340 m, 1.10-1.30 ore dal valico della Croce).

Il santuario è situato sul costone che delimita a sud il vallone di Riomaggiore. Secondo la tradizione, un primo luogo di culto sarebbe stato realizzato qui nel VIII secolo, in seguito all’apparizione della Madonna. Le prime notizie certe risalgono però al 1335. Il santuario ha assunto la forma attuale dopo gli ampliamenti eseguiti tra il XVIII e il XIX secolo. Dal piazzale antistante si può godere di un bellissimo panorama sulla costa delle Cinque Terre, da Riomaggiore a Punta Mesco, e sulla parte occidentale dei Tramonti.

Si percorre lo spiazzo erboso del santuario verso destra, fino alla sua estremità protesa sul mare: qui ha inizio il segnavia 593V che riporta a Riomaggiore. Si scende un ripido sentiero scalinato nei pressi di un contrafforte. In breve si sbuca sulla “Strada Litoranea” (quota 235) e la si segue verso destra doppiando il costone.
Dopo alcune centinaia di metri si imbocca a destra la diramazione per Riomaggiore: si scende brevemente, si passa sotto ad un viadotto della “Strada Litoranea” e si raggiunge un’altra stradina. Attraversandola, si ritrova la vecchia scalinata, che scende diritta verso l’ormai visibile borgo di Riomaggiore. Contornato il cimitero, a quota 110 circa si attraversa un’altra strada asfaltata, poi si riprende la ripida scalinata e, in corrispondenza delle prime case, si sbuca in un piazzaletto. Si prende a destra una stradina che scende dolcemente, poi si va a sinistra in un viottolo che costeggia un piccolo rio. Il viottolo scende stretto fra case e archivolti, fino alla via principale di Riomaggiore. Scendendo brevemente a sinistra e poi girando a destra, si incontra la galleria che riporta alla stazione ferroviaria (0.50-1 ora dal Santuario di Montenero).

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