Dislivello in salita: 800 m circa
Dislivello in discesa: 400 m circa
Tempo di percorrenza: 3.25-4 ore
È un notevole itinerario escursionistico che percorre per intero il Costone della Ripa: si tratta di un imponente costone di conglomerato, che precipita con una gigantesca bastionata rocciosa sul Torrente Borbera, sovrastando gli abitati di Cantalupo Ligure e Rocchetta Ligure. Attraversato il Torrente Borbera su un suggestivo ponte ad arco, il sentiero segnalato s'inerpica per il pendio roccioso con qualche tratto esposto, attrezzato con cavi d'acciaio, poi prosegue sul filo del costone che offre vasti panorami. L'aereo percorso è intitolato a Serena e Alessandro, giovani soci del CAI di Novi Ligure, tragicamente caduti sul Gruppo del Monte Rosa nel 2003.
Accesso stradale: dal casello di Vignole-Arquata dell'autostrada Milano-Genova si svolta a destra e si risale la Val Borbera oltre le scenografiche "Strette", fino a Pertuso (area sosta, parcheggio).
L'itinerario inizia presso la "Stele di Pertuso", grande monumento con placche in bronzo alto 12 metri, opera dello scultore Nicola Neonato, che commemora dal 1966 i partigiani della Divisione Pinan-Cichero e le popolazioni delle valli dell'Appennino che combatterono e perirono durante la Resistenza.
Itinerario: si tratta del sentiero contrassegnato dal CAI con il n. 260, segnalato con strisce bianco-rosse e vecchi segnavia "triangolo giallo pieno". Dal piazzale antistante la Stele di Pertuso (376 m) si attraversa la strada provinciale e si scende per ampia mulattiera fino al suggestivo ponte ad arco pedonale (351 m), che attraversa il Torrente Borbera presso l'imbocco superiore delle Strette. Superato il ponte, si va a destra per cengette e passerelle esposte sopra il torrente (cavi d'acciaio da usare come corrimano). Si rimontano rocce inclinate di conglomerato, quindi ci s'inerpica per un ripido pendio fra arbusti e pietrame. Più in alto il sentiero si fa più marcato e prende quota in direzione sud lungo il crinale, con ripidi tornantini fra gli arbusti. Man mano che si sale, la vista si apre sull'alta Val Borbera verde di prati, che contrastano con il paesaggio brullo dei conglomerati affioranti sul costone che stiamo percorrendo. Alti sopra la Val Borbera si riconoscono i monti Giarolo (sormontato da vari ripetitori) ed Ebro. Il sentiero s'inerpica per il ripido crinale fra conglomerati e roverelle, poi si sposta a destra del filo, per superare un tratto impervio attrezzato con cavi d'acciaio. Ritornati in cresta su una spalla, si va di nuovo a destra e si supera un altro tratto ripido aiutandosi con i cavi. Subito sopra, la cresta diventa un po' meno erta e il panorama si apre su tutta l'alta valle.
Da qui il Costone della Ripa prosegue con andamento ondulato, formando vari risalti, che il sentiero aggira a destra o a sinistra, con qualche tratto esposto. Superando un ulteriore tratto ripido si guadagna una spalla orizzontale, poi si rimonta un ampio crinale boscoso giungendo su una cima panoramicissima (778 m). Si scende per la cresta coperta di roverelle fino ad una sella, quindi si riprende a salire, sempre lungo il crinale che a sinistra precipita sulla Val Borbera con dirupi di conglomerato, mentre a destra scende più dolcemente con boschi di roverelle verso la valletta del Rio Avi. Aggirando a sinistra un rilievo per un sentiero un po' esposto, si arriva sull'aereo spuntone dove sorge la Croce degli Alpini (830 m, 1.45-2 ore dalla Stele di Pertuso), che si affaccia a picco sulla valle sottostante, offrendo una bellissima veduta aerea sui borghi di Cantalupo, Rocchetta Ligure, sull'alta Val Borbera e sulla catena dell'Ántola.
Procedendo con qualche saliscendi lungo il costone ondulato, si giunge ad un bivio: il ramo di sinistra scende a Rocchetta Ligure (sentiero CAI 269), noi invece continuiamo lungo la cresta alberata, prima in piano, poi con una breve salita che ci porta in cima al Monte Cravasana (870 m). Scendendo verso meridione lungo la cresta, si raggiunge una pista forestale, che conduce in breve alla Selletta del Cravasana (815 m) dove s'incontra un crocevia: il ramo di sinistra conduce a Pagliaro Inferiore (sentiero CAI 255) quello di destra al villaggio abbandonato di Avi (sentiero CAI 256). Trascurandoli entrambi, procediamo sul costone, in dolce salita sulla pista che porta in pochi minuti sulla tondeggiante sommità del Poggio (853 m, 0.50-1 ora dalla Croce degli Alpini). Qui si trovano tavoli e panche per il picnic e un piccolo rifugio di legno sempre aperto, con all'interno tavolo, panche e stufa a legna.
Lasciando a sinistra il rifugio, dalla cima si scende verso ovest (paletti segnavia) lungo un sentiero sassoso. Si taglia un tornante della sterrata proveniente dalla Selletta del Cravasana poi, tornati sulla strada, si raggiunge in breve la Sella di Avi (733 m). Qui si lascia a destra la diramazione che porta al villaggio abbandonato di Avi (sentiero CAI 256) per proseguire sulla strada. La sterrata sale decisamente per un breve tratto, quindi procede con dolci saliscendi fra castagneti e zone più aperte, fino ad una sella sovrastante la chiesa di Roccaforte. Qui s'incontra un crocevia: a destra si stacca il sentiero CAI 275 che conduce a Vignole Borbera; andando invece a sinistra si possono raggiungere in un quarto d'ora i ruderi del Castello di Roccaforte (o Rocca dè Piè), posto in cima ad un rilievo (861 m). Scendendo al centro lungo la strada, si arriva in breve alla Chiesa di San Giorgio, parrocchiale di Roccaforte Ligure (778 m, 0.50-1 ora dal Poggio).