Dislivello in salita: 300 m circa
Dislivello in discesa: 300 m circa
Tempo di percorrenza: 2-2.20
È un piacevole anello, piuttosto breve e non troppo faticoso. Nella parte iniziale si cammina su stradine, tra case, orti, uliveti, poi si prende un sentiero che si innalza fra la macchia, fino ad un costone che offre splendidi panorami sul mare.
Accesso: in treno fino alla stazione di Riva-Trigoso.
Itinerario: usciti dalla stazione ferroviaria di Riva-Trigoso (20 m), di fronte alla frazione Trigoso, si segue via Gramsci verso destra, costeggiando la ferrovia. Presso un semaforo si abbandona la strada per le gallerie di Moneglia, e si prende a sinistra una stradina asfaltata (indicazioni per Colle Lago, M. Comunaglia, Colleg. Punta Baffe). La stradina, indicata da segnavia biancorossi, sale fra case sparse, orti e terrazze con ulivi. Giunti ad un piccolo spiazzo (pannello con cartina dei sentieri) si prosegue a sinistra in piano su strada sterrata, fino ad un bivio con palina dove si gira nuovamente a sinistra. In breve si guadagna un piccolo dosso: qui si abbandona la strada che diventa asfaltata, per prendere, ancora a sinistra, un’ampia mulattiera. Dopo pochi metri si incontra un’altra palina e si imbocca a destra il sentiero con i segnavia per il Colle del Lago: salendo in diagonale fra gli arbusti, ci si affaccia su una piccola valle verdeggiante. Il sentiero si innalza fra macchia mediterranea e affioramenti di arenaria, fino ad un crinale coperto di arbusti. Con una ripida salita per lastroni di arenaria, si arriva all’importante crocevia in località Colle del Lago (312 m, area picnic). Andando a destra sull’ampia e panoramica dorsale (Costa di Punta Baffe) all’inizio si procede quasi in piano, poi con qualche tratto in discesa, fino ad un bivio. Lasciato a destra il sentiero diretto per Riva-Trigoso, si prosegue sull’ampia dorsale con un’altra breve discesa, fino ad incontrare un secondo bivio: il ramo di sinistra porta alla vicinissima Torre di Punta Baffe (255 m, 1.15-1.30 ore dalla stazione di Riva-Trigoso).
Si tratta di una delle numerose torri costruite nel XVI secolo dalla Repubblica di Genova per avvistare i pirati. Era in comunicazione visiva con le vicine torri di Punta Moneglia e di Punta Manara (e con il più distante eremo di Punta Mesco). Tra le tre torri è di gran lunga quella meglio conservata. All'interno, una scala a pioli permette di salire al piano superiore e di osservare il panorama da una finestrella.
Il sentiero di destra (segnalato con due cerchi rossi vuoti e strisce biancorosse) procede per un tratto a mezzacosta fra la vegetazione, fino ad incontrare l’altro sentiero più ampio che scende verso Riva-Trigoso. Seguendolo a sinistra, si perde quota tra la macchia con vari zigzag su fondo sconnesso e lastroni di arenaria. Con un tratto in piano e in leggera salita, si contorna a destra la sommità di un dosso, poi si ritorna sulla cresta che offre una vista bellissima sul mare, su Punta Manara e sull’abitato di Riva. La pista sterrata scende ora con un tornante (scorciatoia) e arriva ad un bivio: trascurando la diramazione di destra, si continua sulla carrareccia che aggira a sinistra il Colle Cantagallo, poi volge a destra e si abbassa con una serie di tornanti verso il fondo della Valle Lago. La stradina scende fra terrazze con ulivi e recinzioni di orti, poi diventa asfaltata e va ad immettersi in una rotabile più ampia nei pressi di un cimitero. Volgendo a sinistra, con un tornante si giunge sulla strada che collega Trigoso a Riva e alle gallerie di Moneglia. Si segue la strada verso destra e, passando sotto la ferrovia, si ritorna alla stazione di Riva-Trigoso (45-50 minuti dalla Torre di Punta Baffe).